Oltre settanta opere straordinarie, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, fanno luce sull'evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dagli anni Venti dell'Ottocento al primo decennio del Novecento. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell’arte, di cui sono stati protagonisti alcuni dei più importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo.
Dalla campagna all’alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio, METS Percorsi d’Arte porta al Castello di Novara un tema sempre molto amato e foriero di nuovi approfondimenti.
La rassegna, a cura di Elisabetta Chiodini, giunge dopo il grande successo di pubblico e critica registrato dalle mostre Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris (2023-2024); Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022); Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2021) e Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019) ed è organizzata da METS congiuntamente a Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara, con il patrocinio e il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Commissione Europea e Provincia di Novara, ed è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM (Main sponsor), Esseco S.r.l. e De Agostini Editore S.p.A. (Sponsor), con il contributo di Artekasa S.r.l., Camporelli S.N.C., Comoli Ferrari & C. S.p.A., IGOR s.r.l. e Mirato S.p.A. Si avvale inoltre della collaborazione di Ad Artem, Ente Turismo Terre dell’Alto Piemonte, Big/Ciaccio Arte, EnjoyMuseum S.r.l. e del supporto di Enrico Gallerie d’Arte e Gallerie Maspes Milano.
Contribuiscono alla mostra attraverso il prestito di opere fondamentali vari musei con i quali METS ha avviato per l’occasione proficui rapporti di collaborazione. Tali sinergie consentono di organizzare presso alcune delle sedi museali prestatrici raffinati e originali eventi espositivi.
In particolare METS collabora alla realizzazione delle seguenti iniziative:
27 settembre - 27 ottobre 2024, Piacenza, Galleria Ricci Oddi, Ospiti in Galleria. Morbelli a confronto.
28 novembre 2024 - 16 marzo 2025, Milano, GAM, Segantini e la luce
10 dicembre 2024 - 20 aprile 2025, Saint Moritz, Museo Segantini, Tutti colori della neve
4 dicembre 2024 - 3 febbraio 2025, Genova, Galleria d’Arte Moderna, Boldini a confronto
Giovanni Segantini - Mezzogiorno sulle Alpi, olio su tela 77,5 x 71,5 cm - St. Moritz, Museo Segantini
La prima sezione è dedicata al paesaggio di età romantica rappresentato da alcuni dei più valenti artisti di area settentrionale. In mostra esempi delle diverse tipologie della “pittura di paese” che in quegli anni si configurava nella veduta prospettica, nel paesaggio vero e proprio – tratto dal vero, di invenzione e di composizione – e nel paesaggio istoriato. Dal bergamasco Marco Gozzi (1759-1839) – trait d’union tra il gusto neoclassico e quello romantico – si prosegue con l’alessandrino Giovanni Migliara (1775-1837), il bresciano Luigi Basiletti (17801859), il veronese Giuseppe Canella (1788-1847), il torinese Massimo d’Azeglio (1798-1866) e il genovese Giuseppe Bisi (1787-1869), quest’ultimo titolare della prima cattedra di paesaggio dell’Accademia di Belle Arti di Brera, istituita nel 1838 ad personam. Gli anni Trenta e Quaranta sono gli anni della piena affermazione della pittura di paesaggio e del grande successo dei “pittori di paese”, di anno in anno, esposizione dopo esposizione, sempre più numerosi e ricercati dai collezionisti.
Tra le opere in sala: La morte del conte Josselin di Montmorency (1825), di Massimo D’Azeglio; Esterno di città con ponte illuminato da chiaro di luna ed officina di maniscalco (1829), di Giovanni Migliara; Veduta della laguna di Venezia presa dal Campo di Marte (1838), di Giuseppe Canella.
La seconda sezione offre il giusto spazio agli apporti fondamentali della pittura di paesaggio romanticonaturalistica di area mitteleuropea. Ed ecco il ginevrino Alexandre Calame (1810-1864) e il tedesco Julius Lange (1817-1878), i quali, presenti fin dai primi anni Cinquanta alle esposizioni braidensi, influenzeranno la nuova generazione di paesaggisti operante nel Nord Ovest italiano, di cui sono esempio Angelo Beccaria (1820-1897) e Gaetano Fasanotti (1831-1882), i quali, seguendo l’esempio dei colleghi stranieri, cominceranno a recarsi a dipingere sul motivo e a studiare la natura dal vero aprendo la strada alle future ricerche. La sezione si chiude con Antonio Fontanesi (18181882).
Come è noto il paesaggio è stato al centro dei suoi interessi fin dai primi anni ginevrini, anni nei quali il pittore è a stretto contatto con Calame; sarà tuttavia l’incontro con la pittura dei paesaggisti francesi della scuola di Barbizon, primi tra tutti Camille Corot (1796-1875), Charles-François Daubigny (1817-1878), Théodore Rousseau (1812-1867) e Constant Troyon (1810-1865) – conosciuta direttamente visitando le sale dell’Esposizione Universale di Parigi del 1855 – a persuadere Fontanesi a proseguire la propria ricerca lavorando en plein air proprio nei luoghi che avevano visto nascere alcuni di quei capolavori.
Tra le opere in sala: L'ancien moulin de Saint-Ouen pres de Paris (1832), di Théodore Rousseau; Paese con macchia (1850), di Alexandre Calame; Alla Pesca (1855), di Angelo Beccaria, proveniente dalla Collezione del principe Odone di Savoia; e lo straordinario Vespero (1859), di Antonio Fontanesi, credibilmente identificabile con Le soir, tela presentata al Salon di Parigi nel 1859.
Oltre a Fontanesi e al genovese Tammar Luxoro (1825-1899), tra i fondatori nel 1849 della Società Promotrice di Belle arti di Genova, Alexandre Calame e la sua prestigiosa scuola attirano la maggior parte dei giovani pittori paesaggisti. A parte Carlo Pittara (1835-1891) che si trasferisce a Ginevra e si perfeziona frequentando lo studio del pittore animalista Charles Humbert (1813-1881), per le nuove leve della pittura di paesaggio Ginevra è la Scuola di Calame. Tra i primi a seguire le sue lezioni il torinese Vittorio Avondo (1836-1910), il portoghese Alfredo de Andrade (1839-1915), lo spagnolo Serafin de Avendaño (1838-1916), il genovese Ernesto Rayper (1840-1873).
Incontri, amicizie, sodalizi che si rafforzeranno ai tavolini del caffè du Bourg, luogo privilegiato anche da Ernesto Bertea (1836-1904), da Gustave Castan (1823-1892) e dallo stesso Fontanesi, e che saranno fondamentali per le successive esperienze d’ambito realista, quelle oggi note con i nomi delle località dove gli artisti si riuniranno a dipingere sul motivo: Rivara, nel canavese, dove i pittori saranno ospitati a Villa Ogliani, residenza di Carlo Ogliani, cognato di Carlo Pittara, e Carcare, in provincia di Savona, dove i ‘liguri’ de Avendaño, de Andrade e Rayper daranno vita alla ‘Scuola dei Grigi’. In sala alcuni esempi tra i maggiori capolavori di questi artisti. Tra le opere in sala: Le imposte anticipate (1865) di Carlo Pittara; Il mattino (1861) e Aprile. Sulle rive del lago del Bourget (1864), di Antonio Fontanesi; Motivo sulla Bormida (1865), di Alfredo de Andrade; Sulle rovine dell’antico castello a Volpiano (1869) di Ernesto Rayper, La via Ferrata (1870), di Tammar Luxoro; Sulle alture. Primavera (1881), di Serafin de Avendaño.
Dalla prima metà degli anni settanta il paesaggio diviene il luogo privilegiato per il confronto con il vero anche per un pittore di scene di genere come era stato considerato fino ad allora Filippo Carcano (1840-1914); proprio intorno a quegli anni egli si spingerà, in compagnia di Eugenio Gignous (1850-1906), a lavorare en plein air nelle terre dei laghi lombardi, nei dintorni di Stresa, sulle alture del Mottarone, cercando di elaborare un nuovo linguaggio che potesse rappresentare al meglio “l’impressione del vero”.
Tra le opere in sala: La quiete del lago (1878), di Filippo Carcano; Il ruscello (1879), di Eugenio Gignous; L’isola dei Pescatori (1880), di Filippo Carcano.
Partendo proprio da Carcano – dai primi anni Ottanta riconosciuto caposcuola del Naturalismo lombardo – la sezione presenta alcune tra le opere più significative di Eugenio Gignous, Leonardo Bazzaro (1853-1937), Achille Befani Formis (1832-1906), Pompeo Mariani (1857-1927), Francesco Filippini (1853-1895), Lorenzo Delleani (1840-1908) e di altri artisti, lavori che documentano opportunamente anche la vita, le abitudini e i costumi della gente che abitava quei “paesaggi” o li frequentava come mete turistiche.
Tra le opere in sala: la vasta e imponente Pianura Lombarda (1887), di Filippo Carcano, capolavoro assoluto del Naturalismo lombardo; la suggestiva alba de Il porto di Genova da Palazzo Doria (1884), di Pompeo Mariani; Vespero di novembre (1891), di Francesco Filippini.
La sala è dedicata ad alcuni scorci del paesaggio urbano milanese, colto in pieno sole e sotto la neve, da Giovanni Segantini (1858-1899), Mosè Bianchi (1840-1904), Emilio Gola (1851-1923) dall’inizio degli anni Ottanta ai primi anni Novanta.
Tra le opere in sala: Il Naviglio al Ponte San Marco (1880) e Nevicata (1880-1881), di Giovanni Segantini; Milano di notte (1886), di Mosè Bianchi.
Le opere in sala accompagnano il visitatore tra le alture della montagna verbanese, nella campagna nei dintorni di Gignese, tra i fiori del giardino del villino del pittore all’Alpino – costruito proprio sulla strada che da Gignese conduceva al Mottarone –, luogo amatissimo da Bazzaro e dalla moglie, la nobildonna Corona Douglas Scotti della Scala. Tra le opere in sala: I miei fiori (1900); Passa la funicolare (1904).
La sala presenta alcuni dipinti eseguiti negli anni Novanta: tra questi la vasta tela de il Lago del Mucrone (1890) di Lorenzo Delleani; due straordinari dipinti di un ormai celeberrimo Filippo Carcano, Dall’alto (1895) e Il ghiacciaio di Cambrena (1897), e una tela del giovanissimo Ludovico Cavaleri (1867-1942), Dalle montagne del lago maggiore (1898).
L’ultima sezione della mostra è dedicata alle opere di autori che hanno operato in ambito divisionista come Giovanni Segantini (1858-1899), Angelo Morbelli (1853-1919), Giuseppe Pellizza (1868-1907), Emilio Longoni (1859-1932), Carlo Fornara (1871-1968), per alcuni dei quali il paesaggio diventerà soggetto privilegiato non solo di sperimentazione linguistica ma anche luogo ideale per qualche incursione nel clima simbolista.
Tra le opere in sala: Mezzogiorno sulle Alpi (1891), e L’amore alla fonte della vita (1896), di Giovanni Segantini; Sul fienile (1893-1894), di Giuseppe Pellizza da Volpedo; Nebbia domenicale (1890) e Alba domenicale (1915), di Angelo Morbelli; L’aquilone (1902), di Carlo Fornara.
Paolo Sala, Leggendo Praga, olio su tela 112 x 157 - Milano, Galleria d'arte moderna
La mostra fa parte di un percorso di celebrazione e approfondimento della figura di Pellizza avviato da METS Percorsi d’arte congiuntamente alla GAM di Milano che ha avuto inizio a Volpedo con “Il fascino della natura. Paesaggi ritrovati di Pellizza da Volpedo”, una rassegna allestita presso lo studio del pittore da METS e dall’Associazione Pellizza in collaborazione con la GAM dal 17/8 al 15/9 2024.
Proprio a tale itinerario “Pellizziano” è dedicata l’ultima sala della mostra di Novara che ospiterà anche “La Clementina”, una delle tre opere “ritrovate” esposte da METS a Volpedo. Si tratta di un dipinto che non si vedeva dalla Biennale di Venezia del 1909 ed era conosciuto fino ad ora solo attraverso un’immagine in bianco e nero.
Il percorso dedicato al grande artista terminerà a Milano nell’autunno del 2025 con un’ambiziosa mostra monografica organizzata congiuntamente da METS e dalla GAM, presso la quale si trova l’opera simbolo di Pellizza, “Il Quarto Stato”. Nel frattempo uscirà nelle sale il docufilm con Fabrizio Bentivoglio e diretto da Francesco Fei “Pellizza Pittore da Volpedo”, prodotto da Apnea Film con la partecipazione di METS Percorsi d'arte, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e il contributo di Gallerie Maspes Milano.
Questo variegato itinerario offrirà al pubblico l’opportunità di conoscere e apprezzare i molteplici volti del pittore e di scoprire che al di là di una delle opere più iconiche ed evocative di sempre vi è molto altro: vi è un uomo straordinariamente profondo e sensibile che deve essere giustamente collocato tra i più grandi artisti europei del suo tempo
Giuseppe Pellizza da Volpedo - La Clementina, olio su tela 50 x 80 cm
Orari
Martedì - domenica 10.00 – 19.00
(la biglietteria chiude alle 18.00)
Aperture straordinarie: venerdì 1 novembre, domenica 8, giovedì 26 e lunedì 30 dicembre, mercoledì 1, lunedì 6 e mercoledì 22 gennaio
Chiuso: martedì 24, mercoledì 25 e martedì 31 dicembre
Biglietti
- Intero € 14,00
- Open € 16,00 (Ingresso flessibilie a data aperta)
- Ridotto € 12,00 (Weekend e festivi)
- Ridotto Feriale € 10,00 (da martedì a venerdì esclusi i festivi)
Hanno diritto al biglietto Ridotto i Visitatori dai 20 ai 26 anni e over 65, i Soci TCI Touring Club e FAI, i Soci di "Abbonamento Musei Lombardia Valle d'Aosta", i Giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati dall’ufficio stampa, i Soci di altri enti convenzionati muniti di tessera, gli Insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, i Clienti di Banco BPM muniti di tessera bancomat o carta di credito nominative, i Dipendenti del Comune di Novara nonché i Dipendenti di Banco BPM, De Agostini Editore S.p.A., Esseco s.r.l., Artekasa s.r.l., Comoli Ferrari & C. S.p.A., IGOR s.r.l. Hanno altresì diritto al biglietto ridotto i fruitori delle seguenti promozioni. Promozione famiglia: Accompagnatori, massimo 2, di ragazzi dai 6 ai 19 anni; Promozione cupola: visitatori della Cupola di San Gaudenzio; Promozione Giannoni: visitatori della Galleria Giannoni; Promozione Cinema: spettatori dei film distribuiti da Nexo Studios nell'ambito della rassegna "La Grande Arte al Cinema 2024-2025 Parte 2".
- Gruppi € 12,00 (Weekend e festivi da gennaio ad aprile - Per gruppi composti da almeno 10 persone) - Prevendita obbligatoria
- Gruppi Promo € 10,00 (Valida a novembre e dicembre e nei giorni feriali da gennaio ad aprile - Per gruppi composti da almeno 10 persone) - Prevendita obbligatoria
- Scolaresche € 6,00 (per gruppi di studenti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado composti da almeno 10 persone) - Prevendita obbligatoria
- Ridotto Ragazzi € 6,00 (Ragazzi dai 6 ai 19 anni)
- Gratuito (Minori di 6 anni, Disabili muniti di certificazione, Guide turistiche abilitate con tesserino di riconoscimento, Giornalisti accreditati dall'Ufficio Stampa, Insegnanti accompagnatori di scolaresche composte da almeno 10 studenti, Soci di “Abbonamento Musei Piemonte Valle d'Aosta" e "Abbonamento Musei Formula Extra”) - Non disponibile in prevendita
Promozioni e convenzioni
Promozione famiglia: hanno diritto al biglietto ridotto gli accompagnatori (massimo 2) di ragazzi dai 6 ai 19 anni
Promozione Cupola: i visitatori della mostra avranno diritto di accesso alla Cupola di San Gaudenzio con biglietto ridotto; i visitatori della Cupola avranno diritto di accesso alla mostra con biglietto ridotto.
Promozione Giannoni: i visitatori della mostra avranno diritto di accesso alla Galleria Giannoni con biglietto gratuito; i visitatori della Galleria Giannoni avranno diritto di accesso alla mostra con biglietto ridotto.
Promozione Cinema: i visitatori della mostra avranno diritto di accesso al cinema con biglietto ridotto per assistere alla proiezione dei 4 film distribuiti da Nexo Studios nell'ambito della rassegna La Grande Arte al Cinema 2024-2025 Parte 2 (Pellizza Pitore da Volpedo, 4 e 5 febbraio 2025; Van Gogh. Poeti e Amanti, 4 e 5 marzo 2025; L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874, 8 e 9 aprile 2025; Andy Warhol. American Dream, 6 e 7 maggio 2025); gli spettaori dei film avranno diritto di accesso alla mostra con biglietto ridotto.
Prevendita biglietti
Visitatori singoli:
- online, biglietti data fissa: Vivaticket
- online, biglietti "open": Vivaticket
- in biglietteria: Mar.-Ven. 10.00-18.00
Gruppi e scolaresche (autonomi o dotati di guida propria):
- e-mail: gruppi@vivaticket.com
- in biglietteria: Mar.-Ven. 10.00-18.00 (solo scolaresche)
Nella richiesta è importante indicare: titolo, data e luogo dell'evento, numero partecipanti (minimo 10 persone), anagrafica completa (nome Agenzia/Associazione/Ente, indirizzo, telefono e nome referente). E' obbligatorio l'utilizzo di radio guide (whisper) noleggiabili presso il bookshop della mostra al prezzo di Euro 1,00 cad. da parte dei gruppi che ne siano sprovvisti.
Comissioni Prevendita:
- € 1,83 (online, e-mail, call center)
Visite guidate
- Visita guidata scuole (75 minuti) € 80,00
- Visita guidata gruppi (75 minuti) € 100,00
- Visita guidata singoli a calendario € 10,00 a persona
Le tariffe indicate comprendono il noleggio della radio guide (whisper). Non è compreso il prezzo del biglietto.
Apertura serale della mostra per visite private
Su richiesta è possibile effettuare visite guidate a porte chiuse in orario compreso tra le 19.00 e le 21.00 nei giorni di apertura della mostra.
- Visita guidata a porte chiuse € 110,00
- Apertura straordinaria € 200,00
- Biglietti come da tariffario
Prenotazioni visite guidate e aperture serali (compresa prevendita dei relativi biglietti)
- Online: Ad Artem s.r.l.
- Email: info@adartem.it
- Call Center: +39 02 6597728 (da lunedì a venerdì 09.00 - 13.00 / 14.00 - 16.00)
Audioguide
€ 3,00 (Device o versione per smartphone)
€ 2,00 prezzo scontato per ragazzi dai 6 ai 19 anni (solo versione per smartphone)
Informazioni online e social
METS Percorsi d’arte
Ufficio stampa
Clarart - Email: info@clarart.com
Ristoranti e bar a Novara
Giovanni Segantini, L’amore alla fonte della vita, olio su tela 70 x 98 - Milano, Galleria d'arte moderna