Per la prima volta Palazzo Reale celebra il talento di Giuseppe De Nittis in una monografica a cura di Fernando Mazzocca e Paola Zatti. DE NITTIS. Pittore della vita moderna è una mostra Palazzo Reale/Comune di Milano e CMS.Cultura e presenta circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui il Musée d’Orsay e il Petit Palais di Parigi, i Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunquerke, gli Uffizi di Firenze – solo per citarne alcuni – oltre allo straordinario nucleo di opere conservate alla GAM di Milano e una selezione dalla Pinacoteca di Barletta, intitolata al Pittore, che ne conserva un eccezionale numero a seguito del lascito testamentario della vedova Léontine De Nittis. Ad esse si aggiungono quelle provenienti da collezioni private ottenute grazie alla collaborazione di METS Percorsi d'arte.
METS contribuisce infatti con il prestito di un importante nucleo di opere tra cui l’iconica "Westminster", uno dei più celebri capolavori di De Nittis, che costituisce un trait d'union con la mostra "Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris" allestita da METS al Castello di Novara. Il dipinto infatti giunge a Palazzo Reale direttamente dal Castello di Novara dove è stato esposto fino al 18 febbraio ed è ora presente sotto forma di immagine clonata ad alta definizione. A tale contributo si unisce quello scientifico di Elisabetta Chiodini, curatrice della mostra al Castello di Novara e Vice Presidente di METS, autrice di un saggio in catalogo dedicato a De Nittis e la moda.
Grazie alla sinergia tra le due mostre gli appassionati hanno dunque una grande opportunità: possono godere a Novara di un'affascinante panoramica sugli italiani di Parigi e poi approfondire la conoscenza di De Nittis a Palazzo Reale, oppure, al contrario, possono visitare la mostra monografica a Palazzo Reale e poi quella di Novara per porre a confronto De Nittis con i suoi colleghi italiani attivi a Parigi. Chi visiterà entrambe le mostre avrà l'ulteriore opportunità di usufruire del biglietto ridotto per la seconda visita presentando quello della prima.
La consacrazione di Giuseppe de Nittis come uno dei grandi protagonisti della pittura dell’Ottocento europeo è avvenuta grazie alla fortuna espositiva di cui ha goduto a partire dalla magnifica retrospettiva dedicatagli nel 1914 dalla XI Biennale di Venezia. Altre tappe fondamentali italiane e straniere sono state la mostra Giuseppe De Nittis. La modernité élégante allestita a Parigi al Petit Palais nel 2010-11, seguita nel 2013 dalla imponente rassegna a lui dedicata da Palazzo Zabarella a Padova e, infine, dalla prima mostra a lui dedicata dagli Stati Uniti, An italian impressionist in Paris: Giuseppe De Nittis, ospitata alla Phillips Collection di Washington nel 2022. Due appuntamenti, quello parigino e quello statunitense, determinanti nell’attestare De Nittis quale protagonista della pittura europea tardo ottocentesca.
In DE NITTIS. Pittore della vita moderna si intende esaltare la statura internazionale di un pittore che è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove è riuscito a reggere il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti, con cui ha saputo condividere, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi per raggiungere quell’autonomia dell’arte che è stata la massima aspirazione della modernità.
I francesi e De Nittis, che si è sempre sentito profondamente parigino di adozione, hanno affrontato gli stessi temi, come il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna che De Nittis ha saputo catturare lungo le strade delle due metropoli da lui frequentate, in quegli anni grandi capitali europee dell’arte: Parigi e Londra. Ha saputo rappresentare con le due metropoli, in una straordinaria pittura en plein air, i luoghi privilegiati della mitologia della modernità, che saranno collocati al centro di un percorso espositivo che si sviluppa lungo un arco temporale di vent’anni, dal 1864 al 1884, ricostruendo un’avventura pittorica assolutamente straordinaria, conclusasi prematuramente con la sua scomparsa a soli 38 anni di età.
I risultati da lui raggiunti si devono a un’innata genialità, alla capacità di sapersi confrontare con i maggiori artisti del suo tempo, alla sua curiosità intellettuale, alla sua disponibilità verso altri linguaggi. È inoltre tra gli artisti dell’epoca che meglio si è saputo misurare con la pittura giapponese allora diventata di moda.
Giuseppe De Nitis, "Westminster", olio su tela, 110 x 192 cm