BOLDINI, DE NITTIS, ZANDOMENEGHI. IL SALOTTO DELL'OTTOCENTO

a cura di del Comune di Barasso e del Comitato Barasso in Arte

Barasso (VA), Villa San Martino

dal 13 ottobre al 3 novembre 2024

La mostra e la location d'eccezione

L'evento, ad ingresso gratuito, rappresenta un'occasione unica per immergersi nei capolavori del XIX secolo e riscoprire l'arte figurativa dell'Ottocento italiano. Parlare di Ottocento in ambito figurativo è un’impresa di vasti orizzonti. In Italia, questo secolo è testimone del neoclassicismo, dei moti risorgimentali e della nascita di scuole come i Macchiaioli e i Divisionisti. Artisti come Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi, attraverso il loro bagaglio culturale, si sono avvicinati alle novità d’Oltralpe, sviluppando un peculiare linguaggio pittorico riconosciuto a livello internazionale.

La Belle Epoque, la figura della donna, la moda, i problemi sociali legati all’industrializzazione, i cambiamenti architettonici delle grandi città e la nascita della fotografia sono i principali temi affrontati dalla mostra. "Boldini, De Nittis e Zandomeneghi. Il Salotto dell'Ottocento" segue il successo delle precedenti esposizioni “Boldini, De Nittis e les italiens de Paris” e “De Nittis pittore della vita moderna”, che hanno ottenuto grande riscontro di pubblico a Novara e Milano.

L’esposizione è ambientata nella splendida Villa San Martino, progettata dall’architetto Tommaso Buzzi e costruita nel 1941 a Barasso come residenza estiva della famiglia Campiglio Necchi. La scelta di organizzare la mostra presso Villa San Martino mira a portare l’arte fuori dai contesti museali tradizionali, offrendo un'esperienza più intima e raffinata. La villa è infatti una perla dell'epoca Art Deco, stile architettonico e artistico nato negli anni '20, caratterizzato da linee geometriche, motivi decorativi e uso di materiali pregiati. Situata sul pendio collinare di Barasso, con una vista panoramica mozzafiato che abbraccia la catena degli Appennini, delle Alpi fino al Monviso e i laghi circostanti Villa San Martino si integra armoniosamente con la natura circostante, e il parco di undici ettari che la circonda, con i suoi boschi, prati e architetture eleganti, offre un contesto ideale per apprezzare l'arte e la bellezza naturale.

La collaborazione di METS Percorsi d'arte

Nella seconda metà dell’Ottocento la definitiva affermazione della borghesia diede nuovo impulso anche alla produzione artistica. In quel periodo si moltiplicarono le mostre annuali e cominciarono a proliferare le Gallerie d’arte. Parigi, con il suo “Salon” e le esposizioni universali, divenne il punto di riferimento del moderno mercato dell’arte in Europa. A Parigi galleristi lungimiranti e per certi versi leggendari come Adolphe Goupile e Paul Durand-Ruel contribuirono al successo dei più grandi artisti dell’epoca. Naturalmente anche l’Italia fu coinvolta in questo processo che vide crescere l’interesse per le mostre annuali organizzate dalle Società Promotrici di belle arti nelle principali città. Alle mostre si affiancarono presto le gallerie d’arte tra le quali deve essere citata quella dei fratelli di origine ungherese Vittore e Alberto Grubicy de Dragon, che a Milano divenne un punto di riferimento fondamentale per artisti e collezionisti nonché trait d’union tra Italia ed Europa.

Questo è il contesto in cui alcuni tra i più raffinati e sensibili esponenti del bel mondo si appassionarono all’arte e cominciarono ad acquistare opere destinate a decorare e impreziosire le loro prestigiose dimore.

Nell’ambito della propria mission di promozione e divulgazione della pittura italiana dell’Ottocento METS Percorsi d’arte si presentò al pubblico nel 2018 con una mostra al Castello di Novara, “Ottocento in collezione, dai Macchiaioli a Segantini”, che offrendo una panoramica generale sulla pittura di quel periodo raccontava proprio la genesi di questo interessantissimo fenomeno.

Nella stagione appena conclusa, con la mostra “Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris”, METS ha invece raccontato, sempre al Castello di Novara, l’avventura dei numerosi artisti italiani che si sono confrontati con il fiorente mercato internazionale durante la Belle Epoque.

Mostre, quelle al Castello di Novara, il cui allestimento, come per la maggior parte delle esposizioni, valorizza sicuramente le opere consentendo al visitatore di concentrare su di esse la propria attenzione, ma ovviamente in un contesto completamente differente da quello in cui normalmente esse si trovano: la dimora del collezionista.

È stato quindi con grande entusiasmo che METS ha raccolto la proposta del Comune di Barasso di partecipare all’allestimento di una mostra a villa San Martino, prezioso esempio di Decò italiano edificata dai Necchi Campiglio nel 1941, nella quale recentemente gli attuali proprietari, dimostrando grande sensibilità e lungimiranza, hanno riallestito i locali di rappresentanza con gli arredi e le suppellettili originali.

Il salotto dell’Ottocento” costituisce infatti un’occasione più unica che rara per ammirare una raffinata selezione di alcuni tra i più importanti capolavori dell’Ottocento Italiano in un contesto altrettanto prestigioso e raffinato, ma soprattutto analogo a quello in cui tali opere normalmente si trovano o si trovavano quando furono acquistate dai collezionisti del tempo.

Comunicato Stampa

Federico Zandomeneghi "Femme écrivent", olio su tela, 46 x 38 cm